lunedì 8 novembre 2010

Polo Chimico, è il momento delle scelte


Oggi i lavoratori del Polo Chimico di Terni sono tornati a farsi sentire e vedere
Sì, perché sanno bene, loro, che i politicanti fanno a presto a dimenticare
E allora sono andati in Comune
Perché non ci si dimentichi di loro 


In un momento che potrebbe essere decisivo per il loro futuro e per quello delle loro famiglie

Il piano di rilancio e di sviluppo sarebbe stato predisposto da una cordata guidata da Novamont e composta da partner finanziari e industriali interessati a rilevare la filiera del polipropilene umbro, nel quale ricadrebbe LyondellBasell, che all'inizio di quest'anno ha annunciato di voler dismettere l’impianto del polipropilene, perché ritenuto poco competitivo e Meraklon, società in difficoltà finanziarie

L'interesse di Novamont è motivata dalla necessità di evitare il collasso del Polo Chimico, all'interno del quale sono presenti la bioraffineria e i suoi impianti per la produzione di Mater-bi

Il piano Novamont potrebbe insomma aprire nuovi spazi anche ad attività di ricerca e sviluppo, magari sfruttando parte delle risorse stanziate dal Governo per la chimica nazionale

Ma non è escluso l'interesse verso gli stessi impianti per polipropilene, che potrebbero essere riconvertiti alla produzione di biopolimeri, o addirittura di polipropilene verde, ottenuto cioè da materie prime rinnovabili, come il bioetanolo

LyondellBasell, però, 
sta tirando la cosa per le lunghe

Troppo per le lunghe

Insiste nel voler fermare un impianto, di fatto sancendo la morte di un intero complesso chimico che, tra diretti e indiretti
CONTA OLTRE UN MIGLIAIO DI LAVORATORI
per il timore di cedere 
lo stesso impianto a possibili concorrenti

INUTILE SPERARE NEL GOVERNO 
E NELLE PROMESSE 
DEI SUOI SOTTOPANCIA LOCALI  

MA LE ISTITUZIONI LOCALI 
NON POSSONO STARE A GUARDARE

1 commento:

  1. e bisogna pure sbrigarsi, che il Governo non lo vedo in salute...

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