Lo confesso, io, a Paolo Raffaelli, l’ex Sindaco di Terni, voglio bene
Ma chi mi conosce lo sa già
Gli voglio bene per le tante esperienze giovanili condivise e perché conosco la storia, di sofferenza vera, vissuta dalla sua famiglia
Ricordo suo padre, operaio della Terninoss, dove lo chiamavano ‘il poeta’, perché scriveva cose molto belle
Ricordo sua madre, perennemente indaffarata intorno ad un figlio, uno dei fratelli di Paolo, meno fortunato, ma non per questo meno amato, anzi
Ricordo e conservo un libro, regalatomi da Paolo per un mio ormai lontano compleanno, ‘colpevole’, forse, di tante scelte successive
Detto questo, arriviamo al punto
Com’è noto, anche a Terni, da tempo, si è cominciato a lavorare alla cosiddetta ‘fabbrica’ di Nichi Vendola
L’altra sera, un centinaio di persone (quelle potenzialmente interessate sono molte di più, ovviamente) si sono incontrate per, come si dice in questi casi, “gettare le basi”
Tanti giovani, la cui presenza è stata motivo di soddisfazione per gli organizzatori della serata
Un po’ di ‘facce note’: tra gli altri l’Assessore allo Cultura del Comune, Simone Guerra; la Segretaria della CGIL di Terni, Lucia Rossi; il Segretario della FIOM di Terni, Attilio Romanelli
E c’era anche lui, Paolo Raffaelli, che ha lasciato capire quanto la sua presenza non fosse solo ‘di circostanza’
Chissà perché, quando ho saputo questa cosa, m’è tornata in mente questa frase
Che Paolo Raffaelli, ne sono certo, conosce
Non dispiacerti
di ciò
che non hai potuto fare,
rammaricati solo
di quando potevi
e non hai voluto
L’ha detta Mao Zedong, Paolo
sono senza parole......
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