“In picchiata”. Così, oggi, viene descritto il turismo nel territorio ternano
E, guardando i freddi numeri, non si fatica a comprendere perché viene scelto questo modo di descrivere la situazione
IN PICCHIATA
La diminuzione delle presenze, nella Provincia di Terni, è del 2,99% rispetto allo scorso anno
Ma nel Ternano il calo
ha raggiunto il 7,36%
Peraltro a conferma di un trend già registrato nel 2009, quando apparve chiaro a tutti; meno a quelli che dovrebbero lavorare per portare gente da queste parti e, possibilmente, farcela stare per qualche giorno; che, a parte il turismo ‘mordi e fuggi’ (tipo il pulman che arriva alla Cascata delle Marmore, scarica una cinquantina di ‘macchine fotografiche con le gambe’, poi le ricarica e se le porta via) la situazione stava sfuggendo di mano e che, più che sulle presenze, ci si doveva concentrare, allo scopo di incrementarle, sulle permanenze
Insomma, nelle strutture ricettive extralberghiere ternane si registrano questi numeri:
- 24,67% di italiani
- 42,02% di stranieri
Mentre nel resto della Provincia succede questo:
- 10,91% di italiani
- 14,83% di stranieri
Praticamente succede che le camere restano desolatamente vuote e, da Terni in particolare, gli stranieri stanno ampiamente alla larga
San Valentino, quindi, non ha fatto il miracolo…strano…eppure le strategie scelte per rendere attrattiva la città venivano descritte come irresistibili
Valli a capire, ‘sti stranieri
Ma non sarà, per caso, che siamo noi (cioè, insomma, noi si fa per dire: ci sono fior di professionisti, coordinati da politici illuminati e lungimiranti, che si occupano del settore) che non ci facciamo comprendere?
Nelle settimane scorse, tanto per fare un esempio, è successa la cosa di cui, qui, si è già parlato
POI DICE CHE IL TURISMO
È “IN PICCHIATA”
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