sabato 18 settembre 2010

Fatti più in là!!


In un’intervista rilasciata ad un quotidiano e pubblicata oggi, il Presidente dell’ATC (che gestisce l’aviosuperficie di Terni, di proprietà comunale) Sergio Sbarzella, fa un paio di affermazioni interessanti.
La prima: “C’è il Decreto Ministeriale 467 del ’92 che da al paracadutista la responsabilità diretta pure sull’individuare il punto dove atterrare”.
Interessante davvero: quindi tutti quelli che si lanciano sull’aviosuperficie lo fanno per scelte magari contingenti (e ovviamente sotto la loro responsabilità diretta). Non certo perché lì, come pare di capire, c’è tutto l’ambaradan messo in piedi proprio per loro. Un caso, insomma.

La seconda: “Sento dire (sic!) che questi (i paracadusti; ndr) dovrebbero fare tutto nell’area del notam. Ma nel notam, a quota zero, c’è la città con le sue case e i suoi insediamenti produttivi”.
 Beh, un capolavoro, fin da quel “sento dire”, no? E poi che significa che “c’è la città…eccetera?”.  
Che ci fossero delle regole lo si sapeva benissimo.

Perché qui, comunque, qui non si tratta di ‘sentito dire’, visto secondo il NOTAM (Notice To Air Man) l’area autorizzata ai lanci è un cilindro di raggio 2 miglia nautiche che va da terra fino al Flight Level 150, ovvero 15mila piedi, cioè circa 4500 metri e centrata sulle coordinate 42°35'01" N 012°39'19” E.
Il tutto perché, quando si ‘annusò’ il business rappresentato dai paracadutisti, si chiese ad ENAC di autorizzare una Drop Zone, per la pratica del paracadutismo sportivo, sull’aviosuperficie. Ma la risposta, più o meno, fu: scordatevelo, lì sopra ci passano due aerovie commerciali controllate.
L’unica possibilità che venne concessa fu quella rappresentata, appunto, dalle coordinate attuali del NOTAM che, infatti, lì sta.

Bene, basta fare un rapido controllo.

Nella foto (per ingrandirla fateci click sopra) vedete, a destra, il ‘centro’ dell’aera concessa per i lanci (imposta dalle Autorità preposte) e a sinistra, l’aviosuperficie: la linea retta che unisce i due punti misura, approssimativamente, 3,2 miglia nautiche.

Secondo voi quanto ci vorrà, prima che si dica basta e si imponga a chi gestisce l’aviosuperficie di SOSPENDERE l’attività paracadutistica con le modalità attuali?

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4 commenti:

  1. Caro Marco,
    alla tua domanda rispondo su La Nazione di domani. Ti offendi? Per consolarti (ovviamente scherzo), ti dò qualche altra notiziola in questa sede, dai.
    Nell'intervista che tu citavi ci sono altre perle cicciose. Conoscendo il collega che ha firmato il pezzo dò per scontato che quello che ha messo tra virgolette sia stato effettivamente detto dall'intervistato. Questione dei 28 hangar: viene detto che "solo 2 settimane fa abbiamo firmato con il Comune il diritto di superficie". E' vero. Ma Atc Spa ha firmato solo - ED ESCLUSIVAMENTE - in qualità gestore dell'aviosuperficie. Il diritto di superficie, invece, è stato concesso alla società Geprogetti&3i Spa, presidente tale dott. Enrico Giovannini (Narni). Nella compagine societaria figurano anche vecchie conoscenze quali Michele Iacobellis, Alberto Bonifazi e altri. Per chi volesse approfondire (giuro, è molto interessante) consiglio la lettura della specifica delibera di giunta 375 del 10 agosto 2010. La Geprogetti dovrebbe costruire un impianto fotovoltaico sul tetto di questi benedetti 28 hangar per i quali 28 cristi hanno già pagato 2mila euro ciascuno di caparra. Siccome, però, nel nostro ordinamento non esiste un diritto di superficie a strati, il diritto di superficie sul tetto è quello sulla particella. Quindi diritto su 3557 mq per 20 anni. Pagato: 320mila euro, per tutti e 20 gli anni (ricordo che vogliono farci un tetto fotovoltaico; come noto le distese fotovoltaiche fruttano grazie al Conto Energia di Gse). La cosa sulla quale Atc Spa dovrebbe illuminarci è come fa Atc Spa a costruire 28 hangar su un terreno, anzi, più terreni dati in concessione per 20 anni a un privato (Geprogetti)? Come farà a bandire una gara che nell’articolo in questione dice essere già partita? Cioè un’azienda pubblica va a bandire lavori su un terreno in diritto di superficie di un privato?? Sicuramente ho capito male io e me ne scuso. Però oltre a scusarmi vorrei sapere in cosa ho sbagliato in questa mia interpretazione, perché sicuramente devo aver sbagliato qualcosa. Spero che qualcuno di Atc mi legga e mi sappia rispondere. Altra cosa: il leader maximo di Atc nell’articolo in questione dice che “il bando per il basamento è sul nostro sito”, intendendo probabilmente il sito internet di Atc Spa.Sono giusto andato sul sito di Atc Spa adesso e non ho trovato traccia del basamento degli hangar. Ci sono solo 2 bandi, visionabili: uno è per le coperture assicurative degli autobus e uno è per i sistemi di videosorveglianza nei parcheggi a pagamento. Ma forse il bando in parola è tra quelli non visionabili, cioè invisibili. Del resto ho fatto fatica pure a trovare (senza riuscirci appunto) gli avvisi per la manifestazione di interesse per fare il ristorante all’aviosuperficie, ma dice che li hanno pubblicati sempre sul sito…Forse c’è una sezione a parte, non so. Atc poi dice che “ci vuole tempo per tutto” imputando alla burocrazia il fatto che non è partito nulla (eccezion fatta per il distributore di carburanti avio) di quanto gli era stato dato con la convenzione. Ma che ci voleva tempo non lo sapeva pure a dicembre 2008 quando in pompa magna al Michelangelo disse che entro i primi mesi del 2009 sarebbero partiti aerotaxi, voli turistici e molto altro? Fece stampare anche dei bei volantini che provo ad allegarti. E molto altro ci sarebbe da dire…Per ora mi fermo qui perché forse sono già stato troppo lungo. Ad maiora.
    Andrea Fabbri

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  2. Caro Andrea,
    in effetti sul sito di ATC c'è l'indicazione (http://www.atcterni.it/contenuti
    /bandi.html) di un BANDO INTEGRALE DI GARA PER LA COSTITUZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE, LIMITATAMENTE ALLA COPERTURA, SU IMMOBILI (HANGAR) CON OBBLIGO DI ISTALLAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI, la cui scadenza è indicata per il 28/1/2010...seguita da un lucchetto che, infatti, impedisce la lettura.
    Poi c'è anche il chiarimento che ulteriori informazioni sui bandi o sulla documentazione degli stessi possono essere richieste a:
    Direzione
    0744 492711
    Evvabbè, insomma....
    Ma quello che consiglio a tutti è un 'giretto' sul sito 'dedicato' all'aviosuperficie:
    http://www.atcterni.it/avioleonardi/avioleonardi.html
    IL NULLA...O QUASI!!!!

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  3. No, Marco. Quello lo avevo visto pure io. Quel bando si riferisce a un'altra cosa che ora ti spiego. Il lucchetto c'è perchè il bando è scaduto, appunto, il 28 gennaio scorso. Dunque: quel bando si riferisce all'individuazione del parner privato cui concedere il diritto di superfciie "limitatamente" al tetto per la copertura dello stesso con i pannelli fotovoltaici. Sta storia dei 28 hangar infatti è un po' datata, parte da lontano. Atc a suo tempo presentò un progetto innovativo al Comune. "Visto - si diceva in sostanza - il forte interesse di 28 privati, caro Comune ti propongo di costruire, io Atc, 28 hangar privati che poi li affitto a questi aviatori generosi e interessati. Mi ci vorrano più o meno 1.300.000 euro che penso di prendere così: 1 milione di euro attraverso mutuo, 300mila euro come indennizzo da una società privata cui darò la possibilità di realizzare un bell'impianto fotovoltaico sul tetto degli hangar. Questo partner privato lo selezionerò tramite gara...". Ecco a cosa si riferisce quel bando lucchettato che si trova sul sito di Atc. Invece a leggere il messaggero di ieri e il corriere di oggi, Sbarzi fa riferimento alla gara proprio per costruire il basamento sul quale dovrebbero poggiare i 28 hangar. Dove sta sto bando? E, ripeto, come fa Atc Spa, società a totale capitale pubblico, a costruire su un terreno il cui diritto reale appartiene a un privato? E' una semplice domanda, magari c'è un modo, una norma che non conosco. Se possono dirci qual è, per favore...
    Andrea

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  4. Andrea,
    era chiarissimo quello che avevi scritto.
    Il mio era, come dire, un invito a chi, magari di passaggio, volesse andare a dare un'occhiata al sito dell'ATC.
    Tanto per farsi un'idea di cosa intendono, da quelle parti, per 'trasparenza'.

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