lunedì 27 settembre 2010

Per fortuna...


Per 400 lavoratori della TK-Ast di Terni, la Cassa Integrazione sembra ormai una condizione ‘normale’: da mesi la fanno ‘a rotazione’ e, proprio oggi, hanno saputo che dovranno conviverci almeno fino al 12 dicembre prossimo “per un calo di volumi produttivi legato alla perdurante crisi di mercato”, ha spiegato l’Azienda.

“In  Umbria, dal 1 gennaio 2010 al 31 agosto 2010 le imprese che presentato richiesta di autorizzazione per accedere all’ammortizzatore sociale in deroga (Cassa Integrazione Guadagni  e Mobilità) sono state 1415, con un numero di lavoratori pari a 8956. Ad oggi, la Regione Umbria ha autorizzato 1347 richieste, relative a 8620 lavoratori. In base ai rendiconti delle aziende, pervenuti nei primi sette mesi dell’anno, risulta che a beneficiare dell’ammortizzatore sono stati 4.957 lavoratori che corrispondono al 57,5% di quelli autorizzati. Tra essi quelli che sono stati sospesi a zero ore o quasi sono circa 200.   Il 17% delle domande di cassa integrazione in deroga autorizzate proviene da aziende che operano nel comparto del tessile e dell’abbigliamento; estremamente rilevante (16,2%) anche il numero di richieste provenienti dai servizi alle imprese, dal metalmeccanico (15,6%), dalle costruzioni (15,2%) e dal commercio (14,5%). La distribuzione per numero di lavoratori coinvolti sostanzialmente ricalca quella delle domande; tra i settori interessati, sono solo il metalmeccanico e i servizi alle imprese ad avere un peso significativamente più elevato (rispettivamente 19,8% e 22%).    Le donne rappresentano, così come nel 2009, il 44,5 per cento, percentuale che risulta molto più contenuta nel caso delle sole mobilità in deroga (24,1%); rispetto al 2009 la presenza straniera, invece, risulta di circa 2 punti più contenuta (13,5%). L’83% dei lavoratori coinvolti ha una qualifica operaia; a livello contrattuale il 78,9% ha un contratto a tempo indeterminato, il 4,4% ha un contratto a termine e il 16,6% uno di apprendistato, un’incidenza più contenuta di quella del 2009.   L’età media dei lavoratori risulta leggermente aumentata; ha meno di 35 anni il 40,2 per cento, 5 punti in meno del 2009; di contro, l’incidenza degli ‘over 44’ è salita dal 27% al 31,3 per cento. Come nel 2009, risulta estremamente contenuta la presenza di laureati (2,9%, 3,6% includendo anche i diplomi universitari); oltre la metà dei lavoratori ha al massimo la licenza media inferiore, i qualificati sono il 5,9% e i diplomati il 33,2 per cento”. (fonte http://www.rossigianluca.it/in-regione/207_misure-anti-crisi)

La Provincia di Terni, peraltro, si sta segnalando come una delle più ‘attive’ sul fronte del ricorso alla Cassa Integrazione da parte delle Aziende: nel periodo gennaio-maggio di quest’anno aveva fatto registrare un incremento del 141,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 
Il fatto è che gli Assessori (quello Comunale, Roberto Piermatti e quello Regionale, Gianluca Rossi) che dovrebbero occuparsi di ‘sviluppo economico’, sembrano alle prese con faccende più grandi di loro e non hanno nemmeno un interlocutore a cui rivolgersi, visto che, com'è noto, un Ministro per lo Sviluppo Economico non c'è.
Ma per fortuna c’è chi, come il Capogruppo del PDL in Consiglio Regionale, Raffaele Nevi, afferma che c’è un “grande piano di sviluppo economico e industriale che sta varando il governo Berlusconi, che si fonda anche su una rinnovata metodologia delle relazioni sindacali, con l’obiettivo di aumentare il PIL e la produttività del lavoro, anche in Umbria”….. 
e quindi stiamo tranquilli. 
O no?

Nessun commento:

Posta un commento