martedì 14 settembre 2010

Piccola, piccolissima politica


 
Ieri il Consiglio Comunale di Terni doveva decidere se (e con chi) sostituire il Presidente di un’importante Commissione Consiliare (Controllo e Garanzia), Alessandro Chiappalupi del PD, che attualmente è, come dire, in altre faccende affaccendato: è in galera da giorni, con accuse abbastanza pesanti, peraltro non riconducibili all’attività politica.
Che si partisse con il piede sbagliato lo si era capito subito, visto che alla sostituzione del Presidente, la maggioranza aveva pensato di ‘abbinare’ anche quella del Vice Presidente, che è Paola Ciaurro (eletta nella Lista Baldassarre) e che attualmente svolge il compito di Presidente, visto che Chiappalupi non c’è.

Ma le cose si sono messe male e, alla fine, dopo che si era convenuto che la Ciaurro sarebbe dovuta rimanere al suo posto e che, se mai, si sarebbe sostituito solo Chiappalupi, due consiglieri del PD non hanno votato a favore: Paolo Paparelli - difficile prendere a calci in faccia qualcuno, come ha fatto il Sindaco sulla vicenda dell’Ordinanza ‘anti-rumore’ (vedi Movida, perché tante polemiche?) e sperare che non se ricordi al momento opportuno - e Alida Nardini; idem per i consiglieri del PRC (la questione del ‘sociale’ pesa molto, non c’è dubbio) e per i due Consiglieri di Progetto Temi, David Tallarico (Vice Presidente del Consiglio Comunale, dice niente?) e Giorgio Aquilini.
E l’opposizione, si dirà? Ha fatto una di quelle cose che, in questi mesi, le sono riuscite meglio: è uscita dall’aula al momento del voto.
Insomma: dopo quello che i cronisti definiscono “un serrato e aspro dibattito”, tra “cavilli formali e giuridici” e “accuse reciproche di strumentalizzare un caso personale”, è mancato il numero legale e sul telefonino del candidato alla Presidenza della Commissione (Valerio Tabarrini, della componente ‘ex Margherita’ del PD, all’estero in questi giorni) saranno arrivati un po’ di messaggi imbarazzati.
Da oltre un anno a questa parte, a Terni è così che funziona. Basta ricordare il voto sul Registro del Testamento Biologico: c’era in ballo, in quei giorni, il voto sul bilancio e si vagheggiavano anche possibili ‘rimpasti’ di Giunta, oltre a guai ancora peggiori, tipo il possibile commissariamento con conseguente ritorno alle urne.
Insomma, era l’occasione da non perdere e, infatti, il Sindaco andò ‘sotto’: niente Registro, a Terni (vedi Testamento Biologico, perché no?)
La libertà di scelta di tutti noi venne sacrificata sull’altare della piccola, piccolissima, politica e, per la cronaca, uno di quelli che, in nome dell’etica, votò contro era proprio Alessandro Chiappalupi.
Sempre in quel periodo, si ricorderà, Paolo Garofoli, un Consigliere Comunale eletto nella Lista Baldassarre, si era dichiarato pronto a volare alto (se ci leggete un riferimento alla torre di controllo - vedi qui - che si vorrebbe costruire all’Aviosuperficie, beh, fate un po’ voi…) e sostenere la maggioranza votando il bilancio, tanto da essere costretto, alla fine (e senza nemmeno dover dare seguito a quella promessa), ad abbandonare il gruppo di appartenenza, per confluire nel cosiddetto ‘gruppo misto’.

2 commenti:

  1. AlessGentiletti14/09/10, 14:28

    "La politica non è resa dei conti" (Ignazio Marino)


    E' veramente demoralizzante che tutto, senza esclusione di colpi, divenga merce di scambio o occasione per vendette personali.

    Questa gente conosce solo il baratto, non sa cosa è il compromesso politico.

    Per esprimere un'opinione personale e superficiale sul caso di specie: mi appare ovvio, ma potrei sbagliarmi, che Vicepresidenza e Presidenza camminino insieme. Che significa rieleggere solo il Presidente? Così a recchia dico … poi in queste cose conta parecchio la prassi (che ignoro) e c’è anche la componente politica che legittima una certa discrezionalità. Quindi non saprei …

    Ma cmq ci si occupi di cose serie, e si vada al punto della questione, senza tanti giri e voli ipocriti dietro a questioni messe lì tanto per fare scudo.

    Sul registro del testamento biologico ho avuto modo di esprimermi, anche come portavoce del Comitato, non aggiungo altro qui. Vedremo il seguito. Noi non abbiamo niente da offrire nal Consiglio comunale di Terni, come contropartita, torneremo cmq insistentemente e permanentemente in tutti i modi possibili per avere quel che ci spetta. Staremo a vedere.

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  2. Mi chiedo: se così funziona per tutto, a noi "gente comune", che ci garantisce?!

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