Indro Montanelli, una volta, ha scritto:
“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”
Ecco perché fa rabbia pensare che alcuni pezzi del passato di una città possano sparire
Questo è un piccolo esempio
A Largo Manni, accanto all’ex chiesa di San Giuseppe, c’era questo palazzetto
Che, dopo i lavori di restauro si presenta così
Prima dell'intervento, però, sul lato del fabbricato che ora è tinteggiato di bianco, era presente una lapide, un po' sbiadita dall'usura del tempo, nella quale si leggeva la scritta Monte di Pietà, il nome di Mario Pennacchi ed una data
Dopo il restauro, quella lapide non è più ricomparsa
A denunciare la cosa è Walter Mazzilli, ricercatore e storico ternano, che da anni ricostruisce quel passato che, come opportunamente ci ha insegnato Montanelli, è indispensabile per sapere chi siamo.
“Probabilmente – dice Mazzilli – l’epigrafe indicava l'anno dell'acquisizione e il personaggio che l'aveva favorita”
E Walter Mazzilli si chiede perché la lapide non sia tornata al suo posto e dove sia finita
Ma, soprattutto, chiede che possa essere vista di nuovo da cittadini e studiosi
Secondo me ha ragione
Le foto sono di Renzo Raggi
Anche secondo me ha ragione Walter!!
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