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Terni? Una città aperta e accogliente.

La notizia è confermata da questo lancio di agenzia.

Talmente aperta e accogliente che alcuni “favorivano la permanenza di cittadini clandestini in Italia”.

Addirittura “attraverso la falsificazione di permessi di soggiorno o false dichiarazioni di assunzione”.

Solo che poi, a quei clandestini, li facevano lavorare “in cantieri edili in cambio di vitto e alloggio, o di paghe giornaliere che oscillavano tra i 20 e i 50 euro”.

La Digos di Terni ci ha messo le mani ed ha ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini egiziani, che operavano in Umbria, Lazio e Lombardia e si avvalevano anche della collaborazione di cittadini italiani, alcuni dei quali con numerosi precedenti penali, i quali attestavano falsamente, in cambio di denaro, che i clandestini lavoravano presso di loro come colf o badanti, ma in realtà venivano impiegati presso cantieri edili di diverse regioni di Italia e sfruttati dall'associazione che approfittava del loro stato di bisogno.

Tutte attività, manco a dirlo, svolte in regime di totale evasione fiscale, sebbene il capo dell'associazione fosse titolare di una ditta edile con sede a Terni e operante dal 2005 in varie località.

Nel corso dell'operazione sono state indagate in stato di libertà anche due ternane, responsabili di avere favorito l'ingresso o la permanenza in Italia di extracomunitari irregolari, ricevendo in cambio compensi in denaro.

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