venerdì 1 ottobre 2010

Ma le opportunità, saranno 'pari'?


Premessa: niente da dire sulla donna e sulla professionista.  
Maria Antonietta Bianco, eletta Presidente del Centro Pari Opportunità di Terni merita il massimo dell’apprezzamento.
Solo che, mi  chiedo, un Centro di pari opportunità non dovrebbe, appunto, operare per dare alle donne (l’organismo, ovviamente, è pensato in chiave femminile) la possibilità di puntare concretamente alla parità?
Con gli uomini, naturalmente, ma anche tra le stesse donne.

Ebbene, qui qualche dubbio viene, visto che la dottoressa Bianco è un’obiettrice di coscienza: sì, insomma, un’antiabortista.
Sentimento legittimo, ovviamente, soprattutto in chi, come lei, svolge un lavoro delicato e di grande importanza come quello dell’ostetrica, ma appare evidente che, con la sua elezione, il Centro parte con un’impostazione che di paritario ha davvero poco.
Pari opportunità, se non interpreto male, dovrebbe significare anche massima libertà di espressione e di scelta e, mi chiedo, cosa succederà quando nel Centro dovesse essere avviato un dibattito sui temi cari alla Presidente?
E non è un caso che sul suo nome non ci sia stata la convergenza di tutte le donne del PD, che non ha perso l’ennesima occasione per fare una pessima figura, con tanto di spaccatura tra le donne di estrazione laica e cattolica.

Che l’hanno ovviamente spuntata.

4 commenti:

  1. Ritengo l'obiezione di coscienza una cosa molto personale e soggettiva che riguarda, pertanto, il singolo che la pratica. Non credo che una scelta soggettiva possa orientare il "credo" di un intero consiglio. Non conosco la signora Bianco, nemmeno di fama (mea culpa). Non posso neanche pensare che si metta lì a promuovere l'obiezione di coscienza tra le sue colleghe o tra le donne che collegialmente dovrebbe rappresentare. Adesso dico una stupidaggine (forse le ho dette prure prima, nn so) ma lo faccio apposta: non è che se il presidente di un club è un accanbito fumatore è matematicamente detto che non lasci agli altri la libertà di rifiutare una sigaretta.

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  2. Ecco, Andrea, il punto è proprio questo: io, per esempio, sono un fumatore, ma non mi sogno nemmeno di 'promuovere' la pratica del fumo.
    I non fumatori (e soprattutto gli ex fumatori, per la verità) spesso sono, invece, autentici 'crociati' contro questo vizio assurdo che molti di noi si portano dentro.
    L'esempio era per dire: chi è alla guida di un comitato di 'pari opportunità' dovrebbe essere al di sopra delle parti e la Dottoressa Bianco, semplicemente, non lo è.
    Non ti suona strano che il primo (lo avete scritto voi de La Nazione) ad esprimere soddisfazione (e con quelle parole...) sia stato Nevi?

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  3. Aggiungo una piccola cosa personale, ma doverosa: la madre di mia figlia ed io abbiamo frequentato (23 anni fa) il corso di preparazione al parto della Dottoressa Bianco che, poi, era presente al momento della nascita. Non le sarò mai abbastanza grato, per questo.

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  4. Non capisco perchè non possa essere "al di sopra delle parti" chi personalmente fa una scelta che riguarda principalmente lei stessa. Il consiglio è formato da 50 donne di orientamento diverso mi sembra di capire...Mica farà tutto la Bianco, la quale - credo pure - non meriti un processo alle intenzioni. Ripeto, non la conosco, ma immagino che sia una persona intelligente e che davanti a una donna fermamente e convinamente abortista non si metta lì a catechizzarla. Immagino - E VIVAMENTE SPERO! - che pur non condividendo la sua scelta, la rispetti comunque. Se non fosse così avresti ragione. non ci sarebbe parità. Ma cribbio! (conentimi la citatio): è stata eletta 2 giorni fa. Quanto a Raffaele, bo...sarò strano io forse, ma non ci trovo nulla di strano nel fatto che si congratuli. Certo, ormai ci sta 'sta moda di vedere tutti con le magliette da tifosi addosso. Chi non è di sinistra allora è di destra e viceversa. Questo è francamente sciocco e pericoloso. E facciamola finita con questi colori politici...(scusa.)

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