martedì 19 ottobre 2010

Tina e Tata, scegliere è indispensabile


Si chiamano o, meglio, nell’ambiente sono conosciute come Tina e Tata
E non potrebbero, davvero, essere più diverse tra loro
Io, personalmente, preferisco Tata
Ma Tina può vantare molti estimatori
Questione di gusti
Le due ‘amiche’ mi sono venute in mente ieri pomeriggio
Mentre lavoravo e, in sottofondo, ascoltavo una litania
Avevo acceso il televisore
E scorrevano le immagini del Consiglio Comunale di Terni
Insieme alle immagini, le voci
Di una pletora di ‘delegati del popolo’

Che balbettavano
non sapendo nemmeno
di cosa parlavano

Visto che mugugnavano
Del futuro del polo siderurgico 



E sì che di tempo, per conoscere un po’ di cose, ne hanno avuto
Visto che quella fabbrica sta lì da prima che loro nascessero

E visto che sono tre anni che l’Azienda sbandiera di chiudere il bilancio ternano ‘in rosso’ 
E visto che Emma Marcegaglia è venuta a fare un ‘tour guidato’, magari, sì è detto, perché interessata a qualcosa

E visto che la famiglia Marcegaglia non saprebbe proprio che farsene di quell’area a caldo che è il vero problema, siamo certi che sia una buona notizia?

E visto che poco più di un mese fa, l’Amministratore Delegato, Harald Espenhahn aveva rassicurato sul futuro del sito ternano

E visto che si tratta di ‘quel’ Espenhahn, per il quale il Procuratore Raffaele Guariniello ha chiesto, al processo in corso a Torino, la condanna per omicidio doloso, in relazione alla morte di sette operai nel rogo del 6 dicembre 2007
“Lui – ha detto Guarinello – aveva decretato la morte dello stabilimento di Torino e aveva abbandonato lo stabilimento e gli operai a se stessi

Ecco, visto questo, ieri i ‘delegati del popolo’ hanno pensato bene (c’era la diretta televisiva, c’erano i giornalisti, c’era un po’ di gente in giro) di balbettare qualche frase di circostanza e decidere che della cosa si parlerà in Commissione “per ulteriori approfondimenti e arrivare ad una presa di posizione unitaria del Consiglio comunale”

Ed ho avuto la conferma:
se tutto va bene, siamo rovinati

Ecco perché preferisco Tata

Perché, e usciamo dall’equivoco
TINA altro non è che un acronimo
Inventato dall’ex Primo Ministro
inglese Margareth Tatcher:
“There Is No Alternative”
(Non ci sono alternative)


Così come TATA
Coniato dall’economista
no-global Susan George
“There Are Thousands of Alternative”
(esistono migliaia di alternative)

Ecco, di fronte agli attuali
‘delegati del popolo’
TATA TUTTA LA VITA

DEVONO
ESISTERE
MIGLIAIA 
DI ALTERNATIVE

1 commento: